Atto II – LO SCRIGNO DEI RACCONTI MERAVIGLIOSI

Lo scrigno dei racconti meravigliosi mette in luce la tradizione orale, quella non scritta, fatta di usi e costumi, racconti, favole, miti e leggende, tramandata da generazione in generazione, bene immateriale da conservare e tramandare, quale patrimonio dell’identità di una comunità.
Inoltre, in una sorta di gemellaggio – per connessione storica e similitudini paesaggistiche e urbanistiche – il progetto si sviluppa a Trieste e in parte a Fiume; due città accomunate nel 2020, da un importante riconoscimento, l’una “Città Europea della Scienza” e l’altra “Città Europea della Cultura”.
Un progetto che si fonda sull’esperienza emozionale in presa diretta, vissuta all’interno di un racconto contemporaneo.
Il materiale raccolto – oltre 130 racconti, immagini, testimonianze audio e video – prodotto dagli studenti delle scuole di diverso ordine e grado, all’interno della famiglia fra le diverse generazioni, in un intreccio narrativo, guarda al passato per proiettarsi al giorno d’oggi. Una ricerca etnografica che ci porta alla scuola, le festività, i sapori attorno alla tavola, i giochi, le filastrocche, frammenti di vita vissuta, messa in scena con 3 VIDEO FILMATI.

LO SCRIGNO DEI RACCONTI MERAVIGLIOSI

video – durata 25 minuti

Un filmato dove protagonista è la memoria, quella vissuta in prima persona dalle generazioni più adulte, grazie a Edi Ciacchi, Fulvio Piller, Romana Olivo e Bruno Pizzamei, dell’Università della Terza Età Danilo Dobrina di Trieste e quella raccontata dalla voce dei più giovani, gli studenti del Liceo Artistico Enrico e Umberto Nordio Trieste, Liceo Umanistico e Socio economico Anton Martin Slomšek Trieste, Scuola elementare italiana Bernardo Benussi Rovigno, Scuola elementare italiana Gelsi Fiume e Scuola Media Statale Italiana, Rovigno che si sono resi portavoce dei racconti della propria famiglia.

 

LA VOCE DEGLI OGGETTI

video – durata 11 minuti
con la voce di Gualtiero Giorgini

Oggetti di una volta, ognuno con la sua storia, ognuno con un ruolo ben preciso e la sua funzione.
Gli oggetti quotidiani, quelli comuni, dimenticati nei cassetti o negli angoli della casa, che se avessero voce potrebbero raccontare tante storie, testimoni di avventure e avvenimenti.
Per i più giovani può essere una scoperta, mentre per le generazioni più adulte, è ritrovare la loro infanzia, la quotidianità, i ricordi che risvegliano, seppur nella loro semplicità, momenti meravigliosi.

 

COMPITI PER CASA

video – durata 30 minuti
con Gualtiero Giorgini

La memoria, quella contenuta nei luoghi e nelle persone, un patrimonio prezioso da non dimenticare e conservare, perché dalle radici si costruisce il domani. Un testo che prende spunto dal lavoro svolto dagli studenti, una ricerca che parte dalle testimonianze depositate dai nonni, bisnonni, zii e parenti nelle mani dei nipoti, che ne hanno compreso l’importanza. Un racconto che tiene conto del periodo particolare che ha cambiato il mondo, tutti distanti, ognuno nella propria casa, ma uniti da un’emergenza comune, che ha unito ancora di più i vari membri della famiglia. Ciò che si evince  nei giovani è la voglia di non dimenticare e di emulare chi ha vissuto prima di loro, esempi sani, presi ad esempio e riferimento per il  loro domani.
Un testo che parla della storia di un tempo e che si è sviluppato in un momento in cui la storia è cambiata.

 

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